Il mito della morte delle affezioni

Fu, primo fra tutti, il lento e litanico, quasi cadenzato, mondo caucasico ad essere messo a dura prova dall'introduzione delle registrazioni degli stati emotivi. Una registrazione trovata dal team russo di disinfestazione e sterilizzazione creato dal governo, ci ha consentito di attestare con una certa dose di sicurezza la prima pratica alle sapienti mani di un importante prelato di una città sul Volga. D'altra parte la stessa instabilità del materiale di fronte al quale ci troviamo, ci suggerisce di diffidare profondamente dell'attendibilità delle registrazioni. Abbiamo imparato ormai la loro natura tautologica, e soprattutto che tutte le registrazioni possono scaturire da altre registrazioni. Disponiamo ancora di pochi criteri per valutare il grado della loro corrispondenza con la realtà.
Tuttavia, ci sono buoni indizi quantitativi che collocano l'inizio di questa pratica nei bunker della suburra della periferia est di Samara.
Le latumie furono per molto tempo il luogo epicentro dello sballo giovanile. Riconquistati dal secolo staliniano all'inutilità festaiola, diedero ben presto ricovero a un'umanità purulenta, deviata, perversa, sadica e dedita spasmodicamente e per quanto possibile alla reiterazione e al mantenimento di artificiali stati di piacere. Non sorprende che proprio in tale sostrato sia germogliato  il germe di quella droga che da molti anni ormai devasta le capitali di tutto il mondo occidentale. Nessuno sopravvive ad un stato emozionale registrato. Per uno che ci riesce, milioni ci provano all'infinito. Pochi, del resto, e in genere millantatori, sono coloro che si vantano pubblicamente di essere riusciti a tornare dall'universo registrato, i più dissimulano, per non attirare gli sguardi indiscreti delle polizie scientifiche dei governi, che da anni, studiano il modo di sfruttare per i propri interessi nascosti il meccanismo delle registrazioni degli stati emotivi. Non possiamo essere certi comunque, che non siano stati proprio i governi a diffondere tale droga, ma molti adducono un metodo alieno esportato sulla terra per distruggere la nostra civiltà. Fatto sta che ora lo abbiamo davanti e bisogna fronteggiarlo.

La registrazione consiste in un blocco emozionale che conduce l'individuo ad un dispendio di energie tali che lo sorpassa e lo annienta. Esso in breve tempo è consegnato alle mani della copia registrata che lentamente lo sostituisce e lo spodesta nel mondo reale. Siamo ormai riusciti a comprendere qualcosa in più sul meccanismo alla base delle registrazioni. Esse si presentano quasi sempre come l'esito del blocco di un'affezione. Mi spiegherò meglio. X conosce e si innamora di Y, ma Y non lo ricambia o dopo averlo ricambiato se ne allontana. Con una semplice registrazione il soggetto X può eternizzare il sentimento per Y. Mentre, infatti, nella realtà tale situazione sarebbe sottomessa all'andamento del tempo e dal turbamento degli altri soggetti che X e Y potrebbero incontrare, in un universo registrato, niente cambia mai, e nessun individuo registrato è mai in grado di destabilizzare il rapporto che X immagina di possedere con la copia di Y. In tale situazione, mentre X astrae la sua esistenza, la copia di Y si impossessa del corpo di X, fino a che X viene confinato nella registrazione e la copia di Y assume l'esistenza di X nel mondo reale.
La proliferazione delle copie nel mondo reale è fonte di gravi disagi, esse hanno proprietà capzionali alterate e soglie di andreatina completamente fuori fase, inoltre il loro numero è in aumento esponenziale in base alle loro capacità di attrarre prede. Esse, infatti, sono in grado di lanciare stimoli tali per cui l'ipotalamo della preda si trovi costretto a rilasciare una dose potente di endorfine, e a riconoscere nella copia un segnale genetico complementare. Compito della copia, a questo punto, è solo quello di frustrare e scongiurare ogni tentativo e desiderio della potenziale vittima nei propri confronti, fino a costringerla ad accedere ad una registrazione.
Sembra, tra l'altro, che nell'universo delle copie registrate non viga un istinto sociale, di specie, che porterebbe tali copie a riconoscersi e salvaguardarsi. Abbiamo potuto registrare nei nostri dati anche copie di copie, e cioè copie che erano riuscite a somministrare registrazioni ad altre copie, creando delle autentiche supercopie, individui con attivatori sociali acutissimi inseriti in maniera differenziale nel loro sistema di comportamento. Siamo riusciti ad isolarne alcuni, con gravi perdite tra i nostri scienziati, io stesso ho potuto osservare un mio collega entrare in stato catalettico, dopo la somministrazione istantanea di una registrazione.
Non è facile sottrarsi al dominio mentale di una copia registrata, specie se potenziata, sappiamo tuttavia che l'unico metodo per limitare la sua signoria consiste nel rendere completamente inoperosa la propria sfera affettiva. I nostri scienziati hanno inoculato nel nostro ipotalamo una preregistrazione che permette di annientare l'attrazione per una copia e inibire il ricorso alla registrazione del conseguente stato emotivo.
Tuttavia, conviene considerare la preregistrazione tutt'altro che un privilegio. L'individuo preregistrato vaga nella più concreta e tangibile delle disperazioni, egli sa che ogni immaginazione è falsa, che ogni sentimento è menzogna, che niente è eterno, niente può esercitare la sua coercizione e magia nei suoi confronti, niente di estraniante, sconvolgente e nuovo può davvero toccarlo. Chi è stato preregistrato ha già visto tutto, il sorgere della vita, del sole e delle stelle, l'inizio e la fine dell'universo, e non può più combattere per la sua salvaguardia.
Dopo la preregistrazione tutto si contrae aleggiando nella mia testa. L'ombra spiega la luce e la luce implica l'ombra. L'enigma anatomico e il rigore delle piramidi, la legge di gravità e la forma della rosa, la brillantezza dello zaffiro e la materia calcica delle stelle non hanno più segreti per un uomo preregistrato. Solo la registrazione è un mistero, la forza che spinge l'uomo a lottare per la propria schiavitù come se si trattasse della propria salvezza. Niente separa più un uomo preregistrato da una supercopia registrata, mai conosceremo l'ebbrezza e lo stordimento della registrazione emotiva.

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